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Preservazione della Fertilità - Social Freezing

Procedure che comprendono il prelievo e la crioconservazione degli ovociti della donna

Con preservazione della fertilità si intende una serie di procedure che comprendono il prelievo e la crioconservazione degli ovociti della donna, quando si è in presenza di rischio futuro di riduzione dell’efficienza del sistema riproduttivo o, in alcuni casi, una vera e propria perdita della fertilità.

A oggi, la crioconservazione ovocitaria è riconosciuta dalle società scientifiche internazionali come la metodica d’elezione per preservare la fertilità delle donne in età post-puberale. L’efficacia della crioconservazione ovocitaria dipende dall’età, dalla riserva ovarica (numero di ovociti a disposizione) e dall’indicazione al trattamento.

Presso CMR si può eseguire il "Social Freezing" trattamento di preservazione della fertilità relazionabile alle condizioni professionali, economiche o mancanza del partner che comportano la posticipazione della gravidanza.

In cosa consiste il Social Freezing?

INDUZIONE DELL’OVULAZIONE


Ad oggi esistono diversi farmaci per indurre l’ovulazione, sempre più evoluti e con una maggiore efficacia clinica, questo permette di personalizzare al massimo la terapia per raggiungere il risultato desiderato.

Verrà associato un monitoraggio ecografico per valutare la crescita follicolare a partire dal 2°-3° giorno del ciclo.

Il prelievo degli ovociti – PICK-UP


I follicoli che all’ultimo monitoraggio sono risultati sufficientemente maturi (diametro ›16 mm) vengono aspirati e il liquido follicolare ottenuto viene controllato immediatamente al microscopio per la ricerca degli ovociti.
Ciò avviene con una semplice tecnica di agoaspirazione in sedazione, in modo assolutamente indolore per via transvaginale sotto guida ecografica.

VITRIFICAZIONE


Gli ovociti prelevati risultati maturi verranno sottoposti a vitrificazione, una procedura eseguita in laboratorio che consente di preservare le loro caratteristiche nel tempo.

La vitrificazione prevede l'impiego di sostanze crioprotettrici e la successiva immersione degli ovociti in azoto liquido ad una temperatura di -196°C; queste temperature molto basse mantengono intatte le proprietà biologiche fino allo scongelamento.

Questa procedura è di gran lunga superiore ai vecchi processi di congelamento, poiché impedisce la formazione di cristalli di ghiaccio che potrebbero danneggiare le cellule.

Ad oggi, la crioconservazione ovocitaria è riconosciuta dalle società scientifiche internazionali come la metodica d’elezione per preservare la fertilità delle donne in età post-puberale (The Practice Committees of the American Society for Reproductive Medicine and the Society for Assisted Reproductive Technology, 2013).